Serie D

Vibonese, Gagliardi: “Critiche ingiuste, Caffo è un grande Presidente”

Il direttore generale è un fiume in piena: da Convitto ai “pseudo” tifosi, dagli accrediti al benvenuto a Favetta

Riportiamo il testo integrale dell’intervento del direttore generale Antonello Gagliardi nel corso della confererenza stampa di fine anno della Vibonese, che abbiamo diviso in capitoli per agevolarne la lettura.

La vicenda Convitto e l’offerta del Trapani

Alla luce di quanto ho letto sui social dopo la cessione dell’atleta Roberto Convitto, mi sembra doveroso dire la mia sulla vicenda e non solo. Premesso che ritengo opportuno scindere l’aspetto tecnico da quello societario, per il primo avrei voluto ne parlasse di ds Ramondino, ma essendo squalificato fino al 19 gennaio non può rilasciare interviste. Sotto l’aspetto tecnico, Convitto non si discute ed è per questo che lo abbiamo voluto alla Vibonese ed ha ripagato in gran parte le nostre iniziative. Ma non è stato eterminante e non ha brillato nelle partite contro le dirette concorrenti o comunque squadre importanti. Anche per questo abbiamo valutato di rinforzare l’organico facendo uno sforzo economico molto importante per far vestire la maglia rossoblu a Pietro Terranova.
Va aggiunto che l’offerta che il Trapani ha fatto pervenire al giocatore non è stata di poco conto, al contrario è stata un’offerta che ha spostato nettamente gli equilibri ed ha minato, secondo noi, seriamente la stabilità dell’atleta. Prima della partita con il Portici avevo parlato personalmente con la signora Di Maio, moglie di Roberto Convitto, incontrandola casualmente nel piazzale dello stadio, e lei mi dichiarava molto carinamente, di trovarsi bene e di non voler andare via da Vibo. Al che io ho replicato che neanche noi avevamo intenzione di farli partire, ma che molto sarebbe dipeso da Roberto e nessun altro.
Dopo la prestazione dell’attaccante che definirei una delle peggiori disputate fino a quel momento, io e Francesco Ramondino abbiamo convocato Convitto negli uffici della Vibonese palesando che era evidente un calo di concentrazione dovuto molto probabilmente all’offerta economica rilevante che il Trapani aveva recapitato al giocatore (per il tramite del suo procuratore) per i prossimi due anni. Li abbiamo capito che Roberto nella Vibonese non sarebbe stato più lo stesso e non per colpa nostra.
Non si può trattenere un giocatore in certe situazioni, senza fare danni a lui ed alla squadra. In conclusione molto ha fatto lo spregiudicato presidente Valerio Antonini, ma anche il procuratore del giocatore ha fatto bene il suo mestiere per arrivare a questo finale, chiedendo in caso di permanenza di Roberto alla Vibonese una revisione del compenso per l’anno in corso e per il successivo, che ovviamente non era concepibile e giusto accettare.
Al posto di Roberto credo che qualsiasi atleta non avrebbe pensato neanche 5 minuti prima di accettare un offerta molto importante per un atleta di 27 anni. Con queste doverose premesse, dirvi che io non avrei voluto fare questa cessione serve a poco.

Passiamo all’aspetto societario, invece, posso dirvi che abbiamo cercato di resistere strenuamente all’attacco del presidente del Trapani. La prima offerta, infatti, era di 30 mila euro (ovviamente neanche presa in considerazione), poi è arrivata a 48 mila, poi a 68 mila ed infine ad 80.000,00 euro, ai quali in un primo tempo posso giurare che avevo detto di no!
Ma la domenica sera dopo l’ennesimo attacco personale di Valerio Antonini, e dopo tutte le riflessioni che ho appena condiviso, ho dato la mia parola che la mattina successiva avremmo preparato tutta la documentazione per il trasferimento.
Non mi resta che ringraziare Roberto Convitto per quello che ha fatto a Vibo Valentia ed augurare un grosso in bocca al lupo per il futuro a lui ed alla sua bella famiglia che porterà Vibo sempre nel cuore visto che il piccolo Giorgio è nato qui.
“.

Gli attacchi al presidente Caffo: vergognosa macchina del fango

Ed ora bisogna che parliamo di quello che alcuni pseudo tifosi che ritengo solo leoni da tastiera, hanno scritto sui social. E’ veramente vergognosa la macchina del fango messa in piedi dai soliti noti, quel livore che può provenire solo da poveri frustati ed infelici che sfogano così la loro rabbia per essere incapaci di costruire qualcosa di concreto.
Molti bugiardi patentati e volta faccia, a cui viene facile solo criticare e demolire, perché costruire qualcosa per la città, per il territorio, senza avere un tornaconto personale diretto o indiretto, richiede troppi sforzi, troppi sacrifici, troppo impegno e tanta capacità di cui evidentemente loro ne sono sprovvisti.
Al di la del fango che è stato scaricato su tutta la dirigenza della Vibonese, lapidare così brutalmente il Presidente Pippo Caffo è inaccettabile, oltremodo ingiusto, scorretto e soprattutto autolesionista. Ma come si fa a scrivere certe cose su un Signor Presidente stimato nel mondo del calcio (oltre che in quello imprenditoriale) a qualsiasi latitudine?
Ma come si può criticare così duramente una persona che nonostante le offese e le critiche degli anni precedenti, continua ad investire il suo tempo ed ingenti risorse aziendali e personali nella Vibonese?
E meno male che la squadra è terza in classifica con una sola sconfitta! Devo dire che a volte mi viene da pensare che alcuna
tifoseria non merita tanto impegno…
Certo ognuno di noi ha i suoi pregi e difetti, ed anche il Presidente Pippo Caffo non fa eccezione alla regola. Ma se devo, ersonalmente, indicare un difetto del Presidente, è che è troppo buono e che spesso si fida di gente che da buoni adulatori sembrano amici come i lupi sembrano cani.
Gente a cui è stata tolta più di una mangiatoia nella Vibonese, e gente che non ha fatto altro da inizio stagione a spargere
veleno e come si dice “armare zizzanie”. Gente che gongolava per la sconfitta a Trapani, che ha gongolato per quella ai rigori in Coppa Italia con il Lamezia, ed a cui non è rimasto altro che gongolare dei pareggi a Reggio, a Siracusa, con l’Acireale e con il Portici.
Gente a cui non abbiamo dato la gioia di tante sconfitte ed a cui non resta che gufare per un pari. Gente che non fa altro che aizzare, direttamente o indirettamente, la gente contro la dirigenza della Vibonese. E’ la stessa gente che ha chiesto accrediti per partite in favore di uno dei più feroci leoni da tastiera. Guarda caso proprio lui, il cui nominativo emerge in alcune liste accrediti e che fa degli accrediti rilasciati dalla società uno dei suoi cavalli di battaglia delle critiche facebookiane. Ma allora non è per spirito di giustizia sociale, ma solo per interesse personale che ha tanto livore verso la dirigenza vibonese che ha dato una stretta all’uso indiscriminato degli accrediti.
A questo soggetto dico anche che un suo post che fa riferimento a scommesse di dirigenti sulla partita Vibonese-Portici, è stato già trasmesso alle autorità competenti e sarà oggetto di querela e richiesta di risarcimento danni da parte mia personale e della società.
Quanto al numero degli accrediti, su mia disposizione ogni componente della società (siano essi atleti, staff o dirigenti) può disporre di un solo accredito a partita. Molte persone allora si chiedono: ma come mai tanta gente in tribuna se i paganti sono pochi? Rispondo dicendo che parte della formazione dei ragazzi delle nostre giovanili consiste nella visione delle partite della
prima squadra (volete far pagare questi ragazzi?; i giornalisti, gli osservatori, dirigenti FIGC e Lega (complessivamente circa una ventina a partita), i titolari di aziende sponsor (circa una quindicina); i dirigenti delle squadre ospiti (che variano dai cinque ai venticinque come ad esempio con la partita contro il San Luca). Ed infine ricordo che siamo una delle poche società che non fa pagare i minori fino a 14 anni, li vogliamo far pagare? Così come a Reggio Calabria hanno fatto pagare € 17,50 a ragazzo!

Pseudo tifosi e una tifosa vera: Elena Fuscaldo

Ne avrei ancora per tanti leoni e leoncini da tastiera, che definisco pseudo tifosi di qualsiasi estrazione sociale e culturale, ci sono dottori, avvocati, impiegati, baby pensionati o disoccupati. Abbiamo anche qualche nobile decaduto che con il suo doppio cognome crede di sapere come dirigere una società sportiva e crede di avere solo lui il verbo della verità e la virtù della predizione.
In questa mia breve avventura nel mondo del calcio vibonese ho visto una sola persona che può definirsi tifoso appassionato ed incondizionato della squadra della sua città, non perdendo nessun allenamento della squadra e nessuna partita casalinga, incitandola soprattutto nei momenti di difficoltà. Questa splendida persona si chiama Elena Fuscaldo che ha dimostrato il suo attaccamento ai colori rossoblu, chiedendo a più riprese di entrare nella società e di impiegare i suoi risparmi.
“.

Azionariato Popolare: una sola adesione

Ma dove sono tutti quei leoncini da tastiera che spacciandosi per tifosi chiedevano a gran voce l’azionariato popolare ?
Ebbene abbiamo appositamente modificato lo statuto della società per statuire che un posto in CdA spetti ad un rappresentante dei tifosi attraverso l’azionariato popolare, ed abbiamo costituito il veicolo per tale opportunità, ma sapete al netto del ottoscritto e di quattro stretti collaboratori in quanti hanno aderito fino ad oggi? UNO, solo uno!
E dove sono i leoncini, leoni maturi e leoni anziani, chevolevano partecipare alle vicende ed alle decisioni dellamsocietà ? SPARITI!
In compenso ci sentiamo tutti manager ed esperti nella gestione di società sportive e spariamo numeri, strategie e sentenze, molto spesso senza pensare di accendere il cervello prima di parlare o scrivere…
Dopo tantissimi anni di, posso usare il termine “sperperi”.. ? nella Vibonese, è normale che la famiglia Caffo stabilisca ad inizio anno un budget limitato entro il quale si deve muovere la dirigenza e lo stesso presidente. Ma abbiamo solo quello su cui contare, oltre a quello messo dal sottoscritto, dall’amico Mimmo Arena, come detto da Elena e da pochissimi altri ancora.
Tra questi sono felice di annunciare l’ingresso in società di Vincenzo Barbuto, stimato consulente finanziario e da sempre vicino alla Vibonese e di Antonello Fuscà, avvocato e cresciuto a pane e Vibonese essendo il figlio del compianto e storico Presidente Carmelo Fuscà.
Sapete, invece, piazze come Reggio, Siracusa e Trapani (non parlo di altre società minori per non mortificare troppo gli
pseudo tifosi vibonesi) su quale budget possono contare solo per la voce abbonamenti e biglietti ? Dai 400.000,00 euro ai
650.000,00 euro. E la cosa importantissima è che alcuni dirigenti di queste società avevano a disposizione quei soldi
già ad inizio stagione e gli sono serviti per fare mercato ed approntare la squadra!
Solo qui a Vibo invece ho sentito e letto “… prima la squadra… anzi no … prima vinciamo … anzi no … prima ci porti in serie C … e forse poi veniamo allo stadio!”
Ricordo che il vero tifoso ama la propria squadra nel bene e nel male ed in qualsiasi categoria essa si trovi, ed esempi di queste vere tifoserie ne abbiamo e non finire nel nostro girone, nella nostra regione e poco distanti da noi. Altra considerazione che faccio ed altra domanda che pongo a me ed a voi: ma perché quando io ho lanciato il grido di aiuto, già dalla fine di aprile, sulla necessità di ridurre i costi di gestione della società, che solo per la manutenzione del manto erboso spende tra i due campi circa 80.000,00 euro, che unitamente alle altre spese di gestione dello stadio superano i 100.000,00 euro. Non ho assistito alla stessa
levata di scudi a cui invece abbiamo assistito nei giorni scorsi per la vicenda Convitto.
Forse è il caso di dire che chi è causa del suo mal pianga se stesso!
“.

Questa dirigenza resterà nella storia della Vibonese

“Per concludere rammento a chi ci accusa di fare solo passerelle, che questa dirigenza resterà nella storia della Vibonese per aver realizzato il maggior introito dalla cessione di un calciatore (e non me ne voglia il Presidente del Trapani Valerio Antonini se gli ho fatto tirare il collo …). Da zero costi per l’acquisizione di Convitto ad 80.000,00 mila per la cessione, mi sembra un ottimo risultato per un calciatore over.
Ci ricorderanno per la dirigenza che finalmente ha avviato una interconnessione con altre società di calcio della provincia, se è vero che abbiamo già sottoscritto 4 affiliazioni alla Vibonese Accademy ed altrettante sono in corso di perfezionamento.
O forse ci ricorderanno per la dirigenza che ha avviato il maggior numero di progetti con le scuole di ogni ordine e grado, facendo breccia nei cuori di tanti bambini e ragazzi, che saranno i futuri calciatori delle giovanili o almeno i futuri tifosi della Vibonese.
O forse saremo ricordati per quella che ha ripreso la comunicazione a tutti i livelli, iniziando da quella con i tifosi, che io, stupidamente dico oggi, avevo pensato servisse ad evitare le situazioni che invece si sono puntualmente verificate ancora. Abbiamo rivitalizzando i social e lanciato format come il Caffè Vibonese e Tribuna di Razza…(grazie alla preziosa collaborazione gratuita di Mirella Melia, Afro Rao e dell’amico Pino Pugliese).
Certo molto si può fare ancora o molto si può fare meglio. Ma penso che forse saremo ricordati per la dirigenza che non
avendo nulla da guadagnare ma tanto da perdere a fare il bene di questa squadra, è pronta a cedere il passo a chi si ritiene più capace di noi, ed è disposto a dedicarci più tempo ed a metterci più soldi di noi.
D’altronde anche il Presidente Pippo Caffo ha detto più volte che avrebbe ceduto a chiunque si fosse fatto avanti per rilevare le quote della società.
Chiedo per un amico … ma quelli che scrivono ed urlano “Caffo Vattene” hanno una seria proposta alternativa da sottoporre?
Se c’è ben vanga, l’aspettiamo con tanta ansia e l’accoglieremo con enorme entusiasmo. Devo anche comunicarvi che questa mattina ho incontrato il sindaco Maria Limardo con il quale ho discusso circa le mie esternazioni sulla questione stadio. Ho cercato che la mia stima e rispetto per lei restano immutate e non era mia intenzione offenderla, così come anche lei ha rinnovato la stima nei miei confronti. Ci siamo impegnati a sentirci più spesso e direttamente, per la veloce risoluzione della questione stadio e lanciare altre iniziative per la Città e per il territorio
.”.

GIrone di andata da incorniciare e bel gioco

Passiamo a questo girone d’andata della stagione 2023/2024. In una ripartenza con azzeramento totale (con pochissime eccezioni) di parco atleti, staff e dirigenza, nessuno ci avrebbe dato al giro di boa al terzo posto con una sola sconfitta. Siamo nella classifica Italiana di tutte le categorie, la quarta squadra per numero di reti realizzate, ben 41. Siamo giudicati da tutto il mondo calcistico dilettantistico e non, come la squadra che esprime il miglior gioco. Di tutto ciò va dato grandissimo merito al Presidente Pippo Caffo in primis, che ha consentito tutto ciò.
Un grazie sincero al giovane D.S. Francesco Ramondino, che ha dimostrato di essere capace e competente. A mister Antonio Buscè ed a mister Francesco Nuti, in uno con tutto lo splendido e disponibilissimo staff tecnico e medico/fisioterapico.
Ma va riconosciuto il merito anche a tutti i dirigenti e dipendenti che lavorano ogni giorno per i colori rosso-blu, superando qualsiasi problema ed avversità ci piova addosso. Grazie Grazie Grazie a tutti loro di vero cuore. Sono certo che nel 2024 ci toglieremo ancora tantissime soddisfazioni.
Ed infine, grazie al lavoro di Francesco Ramondino, del Mister ed il mio, ma soprattutto grazie all’ennesimo atto di generosità ed attaccamento alla Vibonese del Presidente Pippo Caffo, solo felicissimo di dare il benvenuto all’attaccante Ciro Favetta proveniente dal Siracusa e strappato alle grinfie del Trapani. Con il suo ingresso in rosa riteniamo di aver finito la fase di
rafforzamento della squadra che adesso dovrà dimostrare sul campo il reale valore.
“.

Antonello Gagliardi
Direttore Generale della Vibonese