Vedere e gustare

Alla ricerca del cibo perduto, in un libro 400 ingredienti e piatti della tradizione

Presentato a Corigliano-Rossano, il volume è stato realizzato da Pietro Ardito e Manuelita Iacopetta

Riuscire a recuperare, spiegare e riproporre circa 400 tra ingredienti e piatti della tradizione sociale, culturale, economica dei nostri territori, andati definitivamente perduti o a rischio estinzione, potrà rappresentare sicuramente anche un momento di romantico ritorno alla memoria collettiva, carico di ricordi, emozioni e sentimenti legati ad un tempo che non c’è e che non ritornerà. Ma è soprattutto altro. È riappropriarsi con convinzione del patrimonio identitario enogastronomico, sintesi del millenario crocevia di dominazioni, culture e identità succedutesi in Calabria e della ricchezza di biodiversità naturale che insieme rendono distintiva la nostra regione.

È stato questo – per come dichiarato da Lenin Montesanto, coordinatore dell’associazione europea Otto Torri sullo Jonio – il messaggio principale emerso nel corso della presentazione dell’edizione 2023 del volume Alla ricerca del cibo perduto – Manuale di sovranità alimentare per la Calabria del terzo millennio, di Pietro Ardito e Manuelita Iacopetta, ospitato nei giorni scorsi nell’Auditorium Alessandro Amarelli a Corigliano-Rossano.

Un messaggio – continua Montesanto – che ha trovato oltre che la sua conferma più emozionante anche la sua migliore e più spontanea esaltazione nell’intervento dal pubblico della giovane studentessa dell’alberghiero (IPSEOA) del Majorana Maria Pia Graziano che ha emozionato tutti, condividendo con la platea il suo sogno, la sua idea rivoluzionaria di voler realizzare, al termine degli studi, in questo territorio, una risotteria identitaria, la prima con l’antico riso di Sibari, il più sud del nord del mondo, un marcatore identitario distintivo (MID) della Calabria.”.

Coordinati dallo stesso Montesanto con la giornalista Rosaria Talarico, insieme ai due autori, sono intervenuti anche l’amministratore delegato Fortunato Amarelli, Sonia Ferrari, docente di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale dell’Università della Calabria, il dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore (IIS) E.Majorana di Corigliano-Rossano Saverio Madera, l’editore Nella Fragale (Graficheditore), il Presidente del Consorzio di Tutela Patata della Sila IGP (PPAS) Pietro Tarasi, Roberto Bonofiglio di Mi‘Ndujo, Antonello Rispoli dell’Ente Nazionale Microcredito.

Numerosi i contributi anche dal pubblico, tra i quali quello del presidente della Coldiretti zonale Antonello Fonsi, del docente di enogastronomia del Majorana Pietro Bloise che ancora una volta ha coordinato tutte le fasi di preparazione delle ricette scelte tra le 400 contenute nel volume e presentate in degustazione nell’affascinante cornice del plurisecolare Concio della Liquirizia Amarelli: dalla guastella china ai panattasimi, dalla licurdìa alle frittelle di bucce di fichi d’india, dalla ‘nchiampara alla frittata di patate senza uova, fino alle crocette di fichi. (fonte: Otto Torri)