Vedere e gustare

La rinascita di Badolato da paese in vendita a un posto tra i Borghi più belli d’Italia

Da Paese in vendita a un posto tra i Borghi più belli d’Italia, in pochi decenni Badolato ha visto cambiare la sua storia, diventando un’oasi di pace dai ritmi lenti e mediterranei, costellata da diversi punti d’interesse culturale, centro di un turismo nuovo, basato sullo slow & smart.

Era il lontano 1986 quando il paese del catanzarese balzò agli onori della cronaca per la famosa provocazione “Badolato paese in vendita”, che ebbe una grande cassa di risonanza mass-mediatica nazionale ed internazionale grazie ad un articolo di Mimmo Lanciano apparso su Il Tempo. Da allora ne è passata veramente tanta di acqua sotto i ponti.   Gli anni duemila sono quelli della rinascita, iniziata con l’accoglienza di centinaia di migranti cui sono state concesse delle case nel Borgo. Qualche anno fa è arrivata la candidature all’ONU per il “World Habitat Award” e delle scene nel film “Il Volo” del regista Wim Wenders.

Oggi, il borgo medievale di Badolato, crocevia di popoli e culture, con le sue antiche Chiese e le sue Confraternite religiose ultrasecolari, i suoi palazzi storici e le tantissime tradizioni popolari culturali ed eno-gastronomiche, è divenuto una meta turistica internazionale. È riconosciuto come “Borgo degli artisti e degli stranieri”, poiché artisti di ogni parte del mondo trascorrono qui le proprie vacanze, divenendone addirittura nuovi cittadini.

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Da qui al riconoscimento, arrivato qualche giorno fa, come uno dei 350 Borghi più belli d’Italia, il passo è breve. Badolato è il primo ed unico comune della provincia di Catanzaro ad essere insignito di questo prestigioso riconoscimento e si unisce agli altri 15 “Borghi più belli d’Italia” della Calabria: Stilo, Tropea, Santa Severina, Bova, Scilla, Rocca Imperiale, Oriolo, Aieta, Caccuri, Gerace, Buonvicino, Altomonte, Morano Calabro, Civita, Fiumefreddo Bruzio.

Una visita del centro storico di Badolato può iniziare sull’antico bastione, che mantiene la chiesa seicentesca dell’Immacolata e offre un affaccio panoramico sulla valle del Vodà e sulla Costa Ionica. La cinquecentesca Torre Campanaria domina il centro del borgo, puntellato da luoghi sacri, dalla Chiesa e Convento Francescano di Santa Maria degli Angeli, con la famosa macchina barocca della “Madonna degli Angeli musicanti” di Fra’ Diego da Careri, alla Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, con affresco cinquecentesco della santa d’Alessandria d’Egitto, o il Santuario Basiliano della Madonna della Sanità con antico affresco di epoca tardo bizantina.

Da Visitare:

  • Chiesa di San Domenico (a.D. 1566)
  • Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (a.D. 1198)
  • Chiesa dell’Immacolata con belvedere sul mare (a.D.1686)
  • Torre Campanaria d’avvistamento (del 1539)
  • Resti dell’antica porta medievale (zona bastione)
  • Antiche botteghe degli artigiani locali
  • Via Portella (“a porterha” – zona Mancuso) – tra le viuzze più strette del borgo
  • Scesa Rossini – la viuzza più stretta del borgo

A 2 km, sulla Strada Provinciale per Serra San Bruno:

  • Convento di Santa Maria degli Angeli (a.D. 1603), oggi sede della Comunità “MONDO X”, con antica strada di pietra chiamata “petta ‘e l’Angeli”, antichissime sculture lignee di Fra’ Diego da Careri del XVII secolo
  • Santuario Basiliano della Madonna della Sanità (XI secolo)