Serie C

Anche a Campobasso una Vibonese senza anima e arruffona, una Serie D meritata

Era il  momento di mostrare gli attributi e sventolarli al vento, ecco, invece, una delle prestazioni più scialbe della stagione, se non quella in assoluto, a cancellare tutte le residue ambizioni della Vibonese. L’esclusione del Catania aveva stravolto, e non di poco, la classifica rilanciando le speranze della Vibonese di acciuffare il treno playout. Certamente, le difficoltà sarebbero state tante, ma se nella partita in cui si sarebbe dovuto dare tutto, ancora una volta, non si è riuscito a conquistare l’intera  posta in palio, diciamocela tutta, la retrocessione è decisamente  meritata.  Senza attenuanti.

Una rosa non all’altezza del campionato di serie C. Nè quella messa su ad agosto e nemmeno quella “aggiustata” nel mese di gennaio nonostante nove nuovi arrivi.

Un reparto difensivo tra i peggiori del girone in una stagione che ha visto tantissimi errori e che, ad ognuno di questi, è quasi sempre corrisposto una rete subita. Come oggi. Un rinvio sbilenco di Bellini serve il pallone sui piedi del molisano Bontà che, non pensandoci due volte, prova la conclusione, non una di quelle irresistibili, trovando lo stesso Bellini  a deviare il tiro, con un intervento da dimenticare, e a spiazzare l’incolpevole Mengoni. Da lì l’incapacità cronica di ribaltare il risultato e gioco facile per il Campobasso che, solo nel recupero, si fa trafiggere dai rossoblù. Nel frattempo, però, i molisani ne avevano fatto quattro e al triplice fischio finale non resta che registrare l’ennesima schiacciante sconfitta della Vibonese.

La matematica continua ad allungare l’agonia di una morte annunciata.