Serie D

Serie D, Locri ultimo atto: il Comune rimette il titolo a Mollica

L’amministrazione comunale non ha ravvisato le condizioni per procedere al salvataggio

Un lungo giro quello del titolo del Locri. In questo torrido mese di luglio il tentativo di salvare la società amaranto e iscriverla al campionato di Serie D è passatp da un gruppo di propfessionisti al sindaco della città, senza alcun esito positivo. Anche dal palazzo municipale è arrivata la fatidica fumata nera. In buona sostanza, il tavolo tecnico istituito dal Comune non ha ravvisato esserci le condizioni per andare oltre e ha rimesso la palla sui piedi del presidente (dimissionario) Giuseppe Mollica.

A meno di due giorni dal gong finale per le iscrizioni, il ternine ultimo è venerdì 14 alle ore 18, il Locri non ha più alcuna speranza di vedersi riaprire la porta del campionato nazionale dilettanti.

“Questa Amministrazione è sempre stata vicina alle sorti delle società sportive, in primis quella calcistica scrive il sindaco Fontana in una lettera inviata a Mollica perché rappresentative della città, nonché, per le intrinseche finalità perseguite. Il sottoscritto, insieme ai consiglieri di minoranza e alcuni professionisti, ha cercato di mettere in atto delle soluzioni valide, dato anche il poco tempo disponibile, affinché la squadra potesse essere iscritta al campionato di Serie D e, allo stesso tempo, non venisse disperso tutto il patrimonio tecnico maturato in questi anni. Con la scarsa documentazione a disposizione, è stato così costituito un tavolo tecnico che, incessantemente, ha interloquito con imprenditori e professionisti per saggiarne la disponibilità a sostenere il progetto di rilancio della società con i giocatori per conoscere le determinazioni in ordine al maturato e non riscosso, quindi, per valutare in concreto le loro manifestazioni d’interesse in ordine alle liberatorie con tecnici, esperti in disciplina sportiva e regolamentare.“.

Non avendo trovato altri interlocutori, “pertanto – conclude il il primo cittadino locrese – oggi non si è in condizione di poter procedere all’iscrizione della squadra al prossimo campionato di serie D. Purtroppo all’Amministrazione comunale non è consentito sostenere esborsi quindi – conclude Fontana – non ravvisandosi le condizioni idonee per supplire alla sua vacatio, devo necessariamente riconsegnarle il titolo sportivo”.