Il portierone fiorentino ha fatto ormai casa al Luigi Razza e a Vibo Valentia. Anche a San Luca decisivo
Sette stagioni consecutive in maglia rossoblu, nove complessivamente, con 146 presenze, Riccardo Mengoni la Vibonese ce l’ha nella pelle, così come Vibo Valentia, la città in cui ha scelto di vivere e far nascere suo figlio Andrea, giusto un anno fa. A 36 anni salta tra i pali come e a volte meglio dei giovani under cui spesso è costretto a lasciare il posto per questioni di regolamento o di minutaggio. Ma lui non si scoraggia, si fa sempre trovare pronto e in silenzio lavora per quando deve scendere in campo e mettersi al comando della difesa.

Lo ha fatto anche a San Luca, nella partita di esordio in Serie D dopo l’amara retrocessione masticata nella passta stagione, quando a sopresa Giacomo Modica lo ha schierato titolare. Era importante partire bene e Riccardo si è fatto trovare pronto. Che scatto e che riflesso quando sull’1-0 per la sua squadra, all’improvviso si è trovato una maglia celeste da sola davanti, sugli spalti i brividi dei tifosi, ma sull’erba è arrivato il Mengoni miracolo, sul tuffo con un piede respinge il tiro a colpo sicuro di Maesano.
Un’esultanza come se avesse fatto il gol ha seguito la sua prodezza. Già perchè nella pelota non basta fare gol, ma serve anche non prenderli.
Pultio e preciso nelle uscite, anche quelle alte, si è fatto valere anche quando c’è stato da fare il muso duro. Questa volta non era capitano, la fascia è del nuovo arrivato Tazza, ma le sue manone sono sempre più rossoblu. Lo vedremo spesso in campo in questa stagione, senza nulla togliere al valore dei giovanissimi Rendic e Spadini.