La squadra allenata da Giorgio Roselli nelle ultime quattro pertite ha ottenuto altrettanti pareggi. La vittoria manca da tre mesi.
Da Angelo Galfano a Giorgio Roselli, al capezzale cambia il medico, camnbia la cura, ma la malattia della Vibonese è sempre quella e non migliora: la pareggite cronica. Fino ad oggi i rossoblu hanno ottenuto ben 14 pareggi e 4 vittorie in 27 gare, un bottino che in tempi lontani (quando la vittoria valeva due punti) la avrebbe vista navigare in acque più tranquille, ma che oggi, invece, la relega in piena zona play out.
Facendo un rapido giro per gli altri gironi solo due squadre hanno ottenuto lo stesso numero di pareggi: il Fano che ha eguagliato in tutto i rossoblu con sole 4 vittorie in 28 gare e la Virtus Verona, che però ha vinto nove volte, in 29 gare; entrambe militanti nel girone B.
Fa rabbia pensare che a sconfitte la Vibonese non è messa poi così male: sono nove In totale. Peggio dei ragazzi del presidente Caffo hanno fatto in tanti, anche rimanendo solo nel girone C. Ad esempio Juve Stabia e Foggia, sesta e settima in classifica ne hanno subite 10, come Palermo e Viterbese, 12 la Casertana, 13 il Potenza, 14 il Bisceglie e la Paganese, 15 il fanalino Cavese.
Questo serve per comprendere che la Vibonese non è poi una squadra cosi scarsa come si vuole far credere o qualcuno crede, soltanto che adesso è il momento di cambiare marcia. Ci sono ancora nove partite da disputare e 27 punti da conquistare. I pareggi non servono più a nulla, da Potenza, sabato prossimo, occorre osare di più e ritrovare il gusto della vittoria che manca da tre mesi.