Serie D

Vibonese: via all’azionariato popolare e iniziative nelle scuole. Resta il nodo stadio

Resta l’apprensione per la questione relativa alla concessione del Luigi Razza. Il Comune tace

Coinvolgere tutto il territorio, riportare i ragazzi allo stadio, creare un clima sereno e avviare l’azionariato popolare: sono tanti i progetti messi in cantiere dalla Vibonese per crescere, ma soprattutto per riavvicinarsi al cuore delle persone. Il progetto presentato dal direttore generale Antonello Gagliardi si racchiude nello slogan “ViviAmo la Vibonese”.

L’azionariato popolare

Per fare questo, una delle iniziative già annunciate un mese fa diventa realtà: quella dell’azionariato popolare. “Stiamo lavorando dalla fine del campionato scorso per cercare di dare maggiore spazio al mondo imprenditoriale e dei professionisti spiega Gagliardi -. L’obiettivo era non lasciare da solo il presidente Caffo. Dopo l’adesione dei nuovi soci (Kairos M&C Srl., Metalsud Srl ed Elena Fuscaldo, ndr) abbiamo compiuto un ulteriore passo ossia riservare un posto in seno al consiglio di amministrazione ad un rappresentante dei tifosi”. Per rendere possibile questa azione è stata costituita un’associazione “Noi siamo Vibo Valentia” presieduta da Claudio Masè, veicolo attraverso il quale i tifosi potranno fare ingresso in società.  

Sono previste tre categorie di soci: si diventa socio ordinario con una quota di 250 euro, socio sostenitore con 1.000 euro e socio qualificato con 1.500 euro. Maggiore è l’apporto economico, maggiore sarà l’influenza durante la fase di votazione in assemblea. Quest’ultima eleggerà il consiglio direttivo dell’associazione e il referente che li rappresenterà in seno alla Vibonese. L’adesione all’associazione darà diritto a dei benefici come pacchetti di abbonamento e assegnazione di materiale tecnico ufficiale. 

Sulla stessa scia l’iniziativa del “Super Tifoso Sostenitore”, nata dall’idea di consentire ad alcune tipologie di professionisti, che per ragioni deontologiche non possono entrare a far parte di una società di capitali, di sostenere in maniera importante la propria squadra.

Concorsi dedicati agli studenti

Una finestra tutta dedicata all’universo giovanile è invece quella relativa al progetto educativo-formativo “Il tifo che C piace” rivolto a tutti gli Istituti scolastici della provincia che vedrà gli studenti nel ruolo di protagonisti. Le classi che aderiranno al progetto saranno ospitate allo stadio durante le partite casalinghe di campionato e porteranno in scena un vero spettacolo di colori e suoni con la realizzazione di una coreografia da esibire nel pre-gara e poco prima dell’ingresso in campo degli atleti, proponendo cori e slogan di incitamento alla propria squadra durante tutta la partita. Tutte le performance saranno votate dai tifosi e dai dirigenti della società per l’assegnazione di tre premi in denaro. 

La spinosa questione stadio. Il Comune tace

Inurile sottolineara come a tenere banco, però, sia anche la spinosa questione legata alla gestione dello stadio Luigi Razza. Dal Comune ad oggi non è arrivato alcun segnale dopo l’allarme lanciato da Gagliardi tramite il nostro giornale. Di certo il club di via Piazza d’Armi non rimarrà con le mani in mano e sta già valutando la dolorosa scelta di spostarsi in un altro impianto. L’appello, dunque, rivolto all’Amministrazione Comunale di rompere il silenzio e dare delle risposte.