L’ex direttore generale: “Con i presidenti siamo rimasti in ottimi rapporti. Avevo bisogno di staccare un po'”
La notizia del divorzio consensuale tra il Soriano dei due presidenti Morabito e Monardo e il direttore generale Mimmo Varrà, è arrivata come un fulmine la ciel sereno. Ma chi conosce il mondo del calcio sa che non è nata improvvisamente, è stata come un consumarsi lentamente di quell’afflato che serve per andare avanti insieme. Come in un divorzio civile, quando viene a mancare l’affectio maritalis, è meglio prendere strade diverse. Questo non vuol dire che non ci si vuole bene o che non ci potrà reincontrare, ma che per il momento era meglio staccare la spina. E le parti lo hanno fatto a chiusura di mercato, anche per non creare disagi al gruppo e allo staff tecnico. Una mossa intelligente, quasi scacchistica.
Mimmo Varrà, interpellato da VIbosport, è restio a parlare di questo addio che, anche per lui che a Soriano aveva dato l’anima, è come un macigno sul cuore. “Non ho nulla da dire – esordisce l’ex dg –, se non che a Soriano ho lasciato il cuore ed ho ottimi rapporti con i presidenti. E’ stato un periodo bellissimo, abbiamo fatto un buon lavoro, la squadra sta andando bene ed anche la Juniores sta facendo un buon campionato, ma avevo bisogno di staccare. Se ci sono altre squadre? Per adesso mi riposo”.
Tutto qui, una dichiarazione criptica e laconica allo stesso tempo. Di certo sappiamo che alla notizia dell’addio tra le parti, a Varrà sono giunte alcune proposte per la prossima stagione sia dalla stessa Eccellenza che dalla Serie D. Un dirigente vulcanico e conoscitore del calcio come lui non può restare al palo, e siamo certi che riprenderà a correre come è più di prima. E’ nella sua indole.
Intanto, il Soriano orfano del suo direttore generale, domani viaggia per la trasferta della 20a giornata a Palmi contro la Palmese. Il gioco va avanti, qual che siano gli interpreti fuori e dentro il campo, e l’obiettivo play off è ancora da perseguire. E’ anche questo il bello del calcio.