Serie D

Una squadra da rifondare, si chiude una stagione no per la Vibonese

I giocatori in molte occasioni sembravano fare altro rispetto a quello che voleva Giacomo Modica

Si è conclusa, ieri, ufficialmente, la stagione 2022-23 per la Vibonese. La classifica parla chiaro: ottavo posto, 13 vittorie, 8 pareggi e ben 13 sconfitte, 40 reti all’attivo e 41 al passivo. Obiettivo playoff distante sette punti. Una stagione contraddistinta da alti e bassi. Molto meglio il girone di andata concluso al quinto posto con 28 punti, poi, nel girone di ritorno, il netto calo evidenziato dalle cinque sconfitte consecutive tra la 21a e la 25a giornata. Appena 19 punti, come la Mariglianese, e meglio solamente di Real Aversa (17), San Luca (17), Ragusa (15) e Cittanova (10). Tante le sconfitte pesanti e, qualcuna, umiliante: lo 0-3 a Catania, il 3-4 in casa contro un incredulo Paternò, lo 0-2 in casa della derelitta Mariglianese, e le due ultime sconfitte in trasferta per 0-3 a S. Maria del Cilento e a Ragusa. Pochissime le soddisfazioni: il netto 5-1 in casa del Locri e la vittoria di misura a Lamezia.

Una dell poche occasioni in cui si è riempita la tribuna del Luigi Razza, in occasione della partita con il Trapani che era la chiave per i play off (Foto Moderna Grillo)

Una squadra mai sicura della propria forza che ha dovuto combattere, durante la stagione, contro una difesa troppo ballerina e dedita a regali clamorosi ed un attacco che descriverlo spuntato è restrittivo. Nonostante l’intervento al mercato di dicembre, con la partenza di Martiniello e l’arrivo di Samakè, il reparto offensivo non è mai sembrato all’altezza della situazione. Lo dicono i numeri con le punte centrali, Martiniello, Samakè e La Torre, a segno solo in sei occasioni.

Scafetta in azione, con De marco e Anzelmo è stata una delle poche note prositive di questa stagione (foto Moderna Grillo)

Capitolo calciatori. Prestazioni altalenanti da parte di quegli atleti che avrebbero dovuto fare la differenza. I vari Bonnin, calo inspiegabile nel girone di ritorno, Tazza, Basualdo, ceduto a dicembre, Szymanovski, condizionato dagli infortuni, Balla, sette reti al giro di boa e appena due successivamente, hanno alternato buone prestazioni a gare anonime senza dare quel contributo utile a mettere sotto avversari spesso tutt’altro che irresistibili. Notizie confortanti, invece, dagli under. De Marco, Anzelmo e Scafetta, in particolare, hanno messo in evidenza qualità tecniche che potrebbero tornare utili nel prossimo futuro della Vibonese.
Capitolo allenatore. L’arrivo di Modica ad inizio stagione aveva acceso l’entusiasmo dei sostenitori rossoblù ma, durante la stagione, non è riuscito a trasferire quelle sue idee di gioco che tanto bene, invece, era riuscito a fare nella sua precedente esperienza vibonese. In alcuni momenti come se la squadra facesse tutt’altro che seguire le indicazioni del tecnico siciliano.

Un ottavo posto che evidenzia una stagione più negativa che positiva. Lo dice il non raggiungimento dell’obiettivo minimo stagionale. Ma, come detto, la stagione è ufficialmente finita. È il momento di girare pagina e cominciare, sin da subito, a programmare la prossima stagione. La nomina del nuovo direttore generale Antonello Gagliardi dev’essere soltanto l’inizio di una stagione che possa, finalmente, dare soddisfazioni ai tifosi rossoblù dopo tre stagioni, assolutamente, da dimenticare.