Serie D

Vibonese: blindare senza ritardi il condottiero Buscè e il ds Ramondino

La società deve muoversi per far rimanere in rossoblu allenatore e ds, non farlo sarebbe un grave errore

Antonio Buscè e Francesco Ramondino vanno blindati al più presto. Lo chiedono i tifosi, ed è una causa che ci sentiamo di perorare conoscendo bene i due personaggi in questioni, uomini di grande livello e grandi conoscitori della dea Eupalla.
La Vibonese non può permettersi il lusso di perdere il condottiero di una stagione comunque straordinaria per gioco e risultati e colui che questa squadra l’ha costruita, con l’ausilio e il placet del direttore generale Antonello Gagliardi. Per loro il rinnovo deve essere immediato. Non farlo significherebbe abdicare al tanto decantato progetto triennale destinato, nei propositi di inizio stagione, a rilanciare i colori rossoblu nel calcio professionistico e continuare a navigare a vista come è successo nel recente passato.
Assieme a Buscè e Ramondino, occorre fermare anche alcuni dei protagonisti in campo con il contratto in scadenza il 30 giugno. Su tutti il capitano Marco Baldan, Ciro Favetta e Piero Ciotti, tre pilastri fondanti sui quali investire e costruire la Vibonese del futuro che, salvo sorprese, potrà ripartire anche dal manipolo di giovani il cui contratto scadrà nel 2025: da Del Bello a Casalongue, da Anzelmo a La Torre.
Questa volta bisogna ripartire in campionato, quello che verrà, da un gruppo coeso, senza cambiare – come accaduto puntualmente negli ultimi anni – tutti gli interpreti in campo.
Giugno 2024 deve essere per la Vibonese il mese della certezza, non più del dubbio.