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Real Mileto, la beffa del Giudice Sportivo: una gara da giocare a porte chiuse…

La rabbia di Pedullà: “Questo non è più calcio. Siamo vessati per colpe non nostre”. Senza campi in provincia

MILETO – Una gara a porte chiuse e su campo neutro, 300 euro di multa e lunga squalifica al presidente Pedullà (fino al 30 giugno). Sono queste le decisioni adottate dal Giudice Sportivo a carico del Real Mileto dopo la gara di domenica con la Promosport. Una decisione che sa di beffa o di ironia, quasi uno sfottò, in quanto già il campo sportivo di Nao di Jonadi, impianto di casa per i miletesi, è chiuso al pubblico per disposizione della questura di Vibo Valentia, così come quasi tutti gli impianti della provincia – a parte il Luigi Razza del capoluogo e il Primerano di Soriano e quello di Rombiolo con capienza di 99 spettatori. Da Vibo Marina, a Parghelia, da Cessaniti fino al San Giovanni Bosco di Ricadi, campo del Capo Vaticano in lotta per la promozione in Eccellenza. Una situazione che ha spinto la Real Pizzo a giocare a Sambiase.
“Non sappiamo più dove dobbiamo giocare ci dice il presidente Pedullà -. Tra l’altro il campo di Ionadi omologato dalla Lega presenta delle aperture nelle reti di recinzione, da dove chiunque può accedere senza problemi. Il cancello era chiuso e nell’impianto c’era una decina tra poliziotti e carabinieri. Noi abbiamo adottato tutte le cautele necessarie e non siamo neanche i gestori dell’impianto che è il Real Jonadi. Vedere questi provvedimenti fa male al cuore e allo sport. Sicuramente faremo reclamo.”.