Volley

Tonno Callipo Vibo: Denise Vinci e la B2 ad un passo: “Abbiamo sempre occhi di tigre”

La capitana giallorossa presenta le ultime due sfide e si guarda indietro: “Il volley mi ha insegnato a non mollare mai”

VIBO VALENTIA – Mancando due giornate al termine della regular season del campionato di Serie C Femminile. Due giornate che potrebbero portare in dote alla Tonno Callipo Vibo la prima promozione in rosa. Un salto di categoria che è in arrivo con un ruolino di marcia da schiacciasassi: 24 gare, 24 vittorie per 3-0. Un cammino a cui manca la ciliegina sulla torta: la promozione diretta, senza la disputa dei play off. La classifica ad oggi dice che le giallorosse del condottiero Diego Boschini sarebbero già inB2, visti i dieci punti di vantaggio. Ma è chiaro che manca ancora la matematica.
A parlare delle prossime due sfide, sabato con il Cosenza e chiusura a Rossano, e del campionato che sta per giungere alla conclusione, è la capitana Denise Vinci. La leader della squadra in campo e fuori, non solo perchè vibonese doc ma per le sue doti carismatiche e per quello sguardo da tigre che sfodera in ogni match. Eredità di un talento che, appena sedicenne, ha spiccato il volo verso la A2, passando per B1 e B2 ad inseguire un sogno, quello coltivato fin da piccola: giocare a pallavolo.

“Siamo molto concentrate sulle due gare da disputareosserva Denise -, consapevoli che dipende tutto da ciò che faremo, ovvero dalla determinazione che metteremo in campo insieme a tutto il lavoro che abbiamo fatto e che faremo per prepararle al meglio. Dobbiamo come sempre, rimanere molto attente, pensare al nostro gioco indipendentemente da tutto e da tutti”.
La Tonno Callipo quest’anno non sembra squadra di Serie C, pensi farebbe bene anche in B2?
“Sicuramente diremmo la nostra anche in B2. Certo si tratta di un campionato completamente diverso, ma penso che saremmo state brave tenendo testa a tutte, sicuramente non avremmo sfigurato”.
Una delle chiavi vincenti di quest’anno è la coesione del gruppo: qual è il segreto e l’alchimia che vi ha legate così tanto verso gli obiettivi stagionali?
“Penso sia frutto di ognuna di noi, nel senso che ogni componente della squadra dà il suo apporto affinché ci sia quell’armonia necessaria per lavorare bene. Ad essere onesta ammetto che il gruppo è divertente perché colorato da caratteri luminosi. In ogni gara scendiamo in campo per vincere, come se fosse una cosa naturale, come si dice: abbiamo sempre gli occhi di tigre. Per quanto rigurda le ragazze ognuna è ‘sui generis’ a modo suo e insieme siamo una bomba. E poi abbiamo un grande allenatore come Boschini che sa sempre come motivarci.”

La cariera di Denise Vinci, dagli infortuni alla rinascita

La carriera di Denise Vinci parte e torna da Vibo Valentia. Inizio a Vibo Marina, poi varie esperienze importanti, il ritorno in città alla Todosport con varie promozioni fino alla B2. Quindi, l’approdo alla Tonno Callipo e al nuovo progeto in rosa del presidente Callipo.
“Inizio il mio percorso alla Pallavolo Vibo Marina prima di spostarmi a Lamezia ricorda Denise -, società che mi ha cresciuta, pallavolisticamente parlando, e ho nel cuore la vecchia società poiché giovanissima mi schierò subito titolare, dandomi modo di crescere e di andare via non appena fui pronta. Il primo anno giocavo in Serie C da centrale, oltre che i campionati U14/16/18, raggiungendo le finali nazionali con tutte le categorie. L’anno successivo in B2 da opposto e poi il mio ruolo definitivo di schiacciatore. Pontecagnano è stato un altro importante passo, con tante vittorie anche a livello giovanile. Nonostante l’intervento alla spalla, dal quale mi sono ripresa completamente in tempi brevi, anche a Pesaro filava tutto per il meglio fino all’infortunio che mi ha aveva convinta ad appendere le scarpette al chiodo a 17 anni”.

L’incidente alla schiena e le scarpette quasi appese al chiodo…

“Il primo infortunio è stato alla spalla destra, appena arrivata a Pontecagnano durante un raduno con la Nazionale under di beach volleyspiega la schiacciatrice giallorossa -. Il beach era la mia grande passione ed essere stata nel giro della Nazionale era molto divertente. Mi sono ripresa nel giro di qualche mese ma la stagione era compromessa: ho comunque raggiunto la squadra per il rush finale, esordendo proprio nella finale di Coppa Italia di A2 e nel ruolo di libero. Il secondo infortunio fu alla schiena a Pesaro, l’anno successivo. Con la Scavolini avevamo raggiunto le finali nazionali U18 che non ho disputato a causa dell’intervento. Alla fine però è sempre prevalsa la mia grande passione per la pallavolo! Comunque sia l’aver mollato mi ha poi fatto ripartire ancora più decisa, comprendendo che non dare nulla per scontato ti fa apprezzare qualunque cosa.”.