Calcio

13 maggio 2018: la Vibonese batte il Troina e torna in Serie C. Riviviamo quelle emozioni (video)

Ricorre oggi il terzo anniversario dello spareggio al Granillo di Reggio Calabria. Era il 13 maggio 2018 ed il nostro Massimo Bordacchini ci ricorda quel campionato di Serie D.

Partiamo dall’ultima giornata del campionato di serie C 2016-17. Il Catanzaro è sconfitto a Fondi per 2-1 mentre la Vibonese non va oltre il pari (0-0) in casa contro il Messina. La classifica finale, nella parte bassa, dice Akragas e Vibonese 39 punti, Catanzaro 38, Melfi 34 e Taranto 30. Taranto retrocesso direttamente in serie D. Vibonese ai playout contro il Catanzaro. Nel doppio confronto, come tutti ricorderete, avranno la meglio i giallorossi mentre i rossoblù, dopo appena una stagione, faranno ritorno in serie D.

Il ricorso contro il Messina, l’ammissione in C e la bocciatura del Collegio di Garanzia

All’indomani della retrocessione, la società, con a capo Pippo Caffo, dichiara di voler ritornare immediatamente tra i professionisti con un campionato di serie D da protagonista. Ma qualche settimana dopo si fa largo, per la Vibonese, l’ipotesi del ripescaggio. I rossoblù presentano ricorso contro il Messina per aver disputato l’intero campionato senza una regolare fideiussione, condizione necessaria per partecipare al campionato di serie C. I diversi organi di giustizia, inizialmente, danno ragione alla Vibonese con il ripescaggio in terza divisione. La Vibonese è impegnata, nel frattempo, nella preparazione della nuova stagione.

Ma come un fulmine a ciel sereno, con l’ennesima sentenza, è esclusa dal nuovo campionato di serie C. Tra ricorsi, sentenze e attese, cominciano i campionati di serie C e serie D. Le sentenze definitive tardano ad arrivare ed i rossoblu decidono di scendere in campo, in serie D, per salvaguardare la stagione.

Mengoni, Silvestri, Bubas e Franchino restano per la serie D

Alcuni calciatori lasciano la Vibonese. Non vogliono giocare fra i dilettanti. È il caso dei vari Sorbo, Gatto, Armeno, Feola, Perfection. Altri decidono di restare ugualmente e ai confermati Franchino, Silvestri, Bubas, Mengoni, si registrano i ritorni di Da Dalt, dalla Frattese, e Allegretti, dalla Maceratese, e gli arrivi di Obodo dal Sudtirol, Tito dall’ Andria, Altobello dal Taranto, Vacca dal Gravina ed i giovani Malberti dal Novara, Brugnoni dalle giovanili dell’Inter, Luise dal Torino, Ba dall’ Arezzo e, a campionato in corso, Dorato dal Gela, Ciotti dall’ Ebolitana, Silvestro dalla Nocerina, Ondo dal Gravina, Spataro dal Taranto e Arario direttamente dal campionato cileno. La guida tecnica è affidata a Sasà Campilongo.

Il 14 settembre 2017 si riparte, ma che sofferenza l’inizio!

Il campionato della Vibonese comincia il 24 settembre 2017. È già la quarta giornata. Al Luigi Razza arriva il Portici. Allegretti e Vacca firmeranno il 2-0 finale.

Nonostante una rosa di spessore e di categoria superiore, dopo la vittoria all’esordio, i risultati stentano ad arrivare. Pareggio 1-1 ad Acireale, sconfitta in casa 3-4 contro il Cittanova, sconfitta a Nocera 0-1 nel recupero della prima giornata, pareggio a Troina 0-0 e pareggio casalingo con la Gelbison 1-1. La Vibonese è in piena zona retrocessione con due partite da recuperare. Un incubo! L’allenatore, Sasà Campilongo, si dimette. È la vigilia della tredicesima giornata e il ritardo della Vibonese dal Troina capolista è di 12 punti.

Campilongo lascia la panchina, a Vibo arriva Nevio Orlandi

Sulla panchina della Vibonese è chiamato l’esperto Nevio Orlandi che, qualche anno prima, salvò miracolosamente la Reggina in serie A. Alla sedicesima giornata, dopo l’inaspettato pareggio per 1-1 a Isola Capo Rizzuto, il ritardo aumenta a 13 punti ed il sogno dell’immediato ritorno in serie C sembra svanire.

Comincia il girone di ritorno. Il ritardo dalla testa della classifica sembra proibitivo. Ma nessuno si arrende. Anzi. La società interviene sul mercato aumentando la qualità della rosa a disposizione di Nevio Orlandi. I calciatori sono pronti a dare il massimo impegno senza guardare la classifica. Occorre vincerle tutte e alla fine si vedrà. I tifosi caricano l’ambiente con slogans che diverranno virali sui social  partecipando agli allenamenti tifando e incoraggiando i propri beniamini come durante le partite ufficiali.

Un girone di ritorno che sancisce il recupero sul Troina

La Vibonese vince contro la Nocerina (1-0) e vince in casa del Paceco (1-0). Il Troina capolista non sembra essere quello del girone di andata e il distacco della Vibonese si riduce a 7 punti. Ventiduesima giornata, terza di ritorno. Il Troina è impegnato in casa contro la Gelbison. Una rete di Grieco porta in vantaggio la squadra di Vallo della Lucania. La Vibonese gioca in casa contro il temibile Gela.  Arriva il finale da Troina con la vittoria della Gelbison.

A Vibo la nebbia la fa da padrona. L’arbitro è costretto a sospendere la partita. Si riprende. Si giocano gli ultimi minuti e, quando il pareggio sembra ormai essere il risultato finale, succede l’incredibile. Ad un minuto dalla fine, un tiro dal limite dell’area di Ba sembra abbondantemente destinato all’ interno dell’ adiacente scuola di polizia. Tutti si distraggono pensando che il pallone è ormai fuori dal rettangolo di gioco. All’improvviso, il forte vento cambia la direzione della palla e prima che la stessa esca dal campo cade sui piedi di Silvestro che, appostato sulla linea di porta, la deposita in rete. La gente non crede ai propri occhi. La Vibonese vince e si porta ad appena quattro punti dal Troina.

Arriva lo scontro diretto al Luigi Razza, la Vibonese è pronta

Nella giornata successiva il distacco rimane immutato e alla ventiquattresima giornata, al Luigi Razza, va di scena lo scontro diretto. Davanti a 3000 spettatori, intorno alla metà del primo tempo, arriva la doccia fredda per gli sportivi rossoblu. L’ argentino Vasquez porta in vantaggio i suoi. La Vibonese non demorde. Nella ripresa due grandi giocate di Da Dalt prima e Sowe dopo permettono a Diego Allegretti di pareggiare e, poi, portare in vantaggio i suoi. Al triplice fischio finale i tifosi cominciano ad intonare cori inneggianti alla promozione in serie C. Ma il campionato non è ancora finito. Occorre recuperare quel punto che separa la Vibonese dalla testa della classifica.

La domenica successiva il Troina non va oltre il pari in casa contro il Messina. La Vibonese, impegnata a Vallo della Lucania, è in vantaggio grazie alla rete di Allegretti e virtualmente solitaria in vetta alla classifica. Ma il pareggio in extremis di De Luca lascia invariata la classifica facendo avvicinare una terza pretendente alla vittoria del campionato. La Nocerina. A nove giornate dal termine la classifica recita Troina 52 punti, Nocerina e Vibonese 51.

I tifosi della Vibonese ci credono e ne è testimonianza la massiccia presenza sugli spalti in occasione delle trasferte. Trasferte storiche come quelle di Ercolano e San Cataldo. Il 25 marzo 2018, circa 300 tifosi raggiungono Ercolano per quello che si ritiene snodo importante per il prosieguo del campionato.

La partita con l’Ercolanese e l’aggancio in classifica

L’ Ercolanese, quinta in classifica, è squadra ritenuta di tutto rispetto ed in più il proprio rettangolo di gioco è in erba sintetica. Un tipo di campo che i calciatori della Vibonese soffrono particolarmente. La palla rotola più lentamente ed un appoggio del portiere rossoblu, all’interno dell’area di rigore, su Silvestri è il preludio al vantaggio campano. Il difensore rossoblu incespica sul pallone ed il successivo intervento sull’avvento di un attaccante dell’Ercolanese è punito dall’arbitro con il calcio di rigore. Il tiro dal dischetto è inizialmente respinto da Spataro ma il successivo tentativo di Tedesco deposita la palla in rete. La Vibonese è sotto per 1-0.

La Vibonese è  frastornata. Non riesce a reagire. L’ Ercolanese gioca bene e  in diverse occasioni sfiora il raddoppio. La Vibonese, sostenuta incessantemente dai suoi tifosi, poco prima della fine del primo tempo, raggiunge, però, il pareggio. Calcio di punizione di Obodo per Silvestri che sale in cielo toccando il pallone di testa e infilando il portiere napoletano. 1-1 e fine primo tempo. Comincia la ripresa e alla Vibonese bastano appena una decina di secondi per portarsi addirittura in vantaggio. Un’ azione da manuale, molto simile ad una giocata alla PlayStation, permette ad Allegretti di presentarsi da solo davanti al portiere e depositare in rete. Ma non è finita. Il secondo calcio di rigore per i campani potrebbe riportare il risultato in parità. Ma Sorrentino spara alto e la successiva rete di Sowe  fissa il risultato finale sul  3-1 per i calabresi.

Ultima giornata, rossoblu e Troina appaiati al primo posto

La Vibonese è prima in classifica. Si arriva all’ultima giornata. Vibonese e Troina sono appaiate in testa alla classifica con 73 punti. Entrambe le squadre giocano in trasferta. Il Troina vince 1-0 con rete di Vasquez a Nocera. Vince con lo stesso risultato la Vibonese  a San Cataldo con rete di Bubas davanti a circa 700 tifosi giunti dalla Calabria. Vibonese e Troina chiudono a 76 punti e si contenderanno la promozione in serie C la domenica dopo allo stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria.

Si va allo spareggio: tutti al Granillo di Reggio Calabria

La settimana che precede lo spareggio è vissuta in città come un appuntamento con la storia. In ogni angolo non si discute dall’altro.  Da tutti è considerato il momento più importante di tutta la storia della Vibonese calcio. Tutti vogliono esserci. È caccia al biglietto. Solo giovedì, appena tre giorni prima dello spareggio, arriva l’annuncio ufficiale da parte della Lega che la gara sarà disputata allo stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria. Lunghe code di tifosi si formano davanti ai punti autorizzati alla prevendita dei biglietti. Si organizzano numerosi pullman. In tanti decidono, invece, di raggiungere la città dello stretto con mezzi propri. Il raduno è previsto in  Piazza Municipio e scortati dalle forze dell’ordine si parte alla volta del Granillo.

Il settore riservato ai tifosi calabresi è la curva sud, solitamente occupata dagli ultras della Reggina. Questa volta, però, il colore dominante non sarà l’amaranto ma i colori sociali della Vibonese. Il rosso e il blu. Sono quasi tremila i tifosi vibonesi che da subito fanno sentire il proprio calore. Comincia la partita. La Vibonese scende in campo con Mengoni, Malberti, Tito, Ba, Silvestri, Altobello, Ciotti, Obodo, Bubas, Allegretti e Sowe. È un susseguirsi di emozioni. Le più forti sono provocate dal palo di Allegretti e dalla rete annullata dall’arbitro ai siciliani per fuorigioco. Il risultato non si schioda dallo 0-0 e le due squadre si giocheranno la pesante posta in palio dagli undici metri.

Nella curva riservata ai tifosi rossoblu si vede di tutto. Alcuni si nascondono gli occhi con la sciarpa. Altri si girano di spalle, non hanno il coraggio di guardare. Si continua a tifare fino all’ultimo filo di voce. I rigori si tireranno dalla parte opposta, sotto la curva riservata ai tifosi siciliani.

La serie dei calci di rigore, Arario firma la vittoria: è Serie C

È la Vibonese a cominciare la serie dei rigori. Il primo a calciare è capitan Obodo. Gol. Risponde Giovanni Fricano che spiazza Mengoni. Successivamente i rigori trasformati da Franchino, Tuninetti, Silvestri e Vasquez. Fino alla quarta serie dei tiri di rigore. Per la Vibonese segna Bubas. Giacomo Fricano, per il Troina, manda la palla sopra la traversa. I tifosi siciliani si disperano. Quelli rossoblu non stanno nella propria pelle. Se sarà trasformato il prossimo calcio di rigore sarà vittoria. Dal dischetto si presenta l’ultimo arrivato. Alan Arario, giunto a Vibo Valentia nel mercato gennaio. Nulla può fare Van Brussel, portiere del Troina, sul suo tiro e scoppia la gioia del popolo rossoblu. La Vibonese è in serie C. Quella serie C che qualche mese prima le fu privata ingiustamente.

Alcuni tifosi entrano in campo per festeggiare direttamente con i calciatori. Le vie di Reggio Calabria si tingono di rossoblu.  Nel viaggio di ritorno, in autostrada, è uno sventolio continuo di bandiere. Fino a Vibo Valentia. I tifosi si radunano davanti al Luigi Razza ad attendere i propri beniamini e a cominciare la festa che durerà fino a tarda notte. Il miracolo calcistico è compiuto. La Vibonese è riuscita a colmare un ritardo di 13 punti nel girone di ritorno e finalmente può godersi il ritorno tra i professionisti.

Il titolo tricolore dilettanti sfiorato, in finale ha la meglio il Pro Patria

La stagione della Vibonese continuerà con la disputa della poule scudetto e dopo aver eliminato Rieti, Potenza e Gozzano, solo la sconfitta in finale contro il Pro Patria a san Giovanni Valdarno non permetterà alla Vibonese di laurearsi campione d’Italia dei dilettanti.